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Le pagine sulla famiglia della Diocesi di Locri-Gerace e della Diocesi di Vigevano

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Sacerdoti a lezione di "nuzialitą"

da LOCRI Giovanni Lucą


Il Santuario della Madonna della Montagna, nel cuore dell'Aspromonte, ha mostrato un volto interamente nuovo. Nelle strutture rifatte ma anche nel concepire in maniera innovativa la tre giorni di aggiornamento del clero.

Per la prima volta, accanto ai presbiteri, sedevano cinque coppie di sposi provenienti dal corso di formazione per famiglie "Tobia e Sara" che ha appena terminato il suo secondo anno di attiVItą. Per rompere quella prassi che vuole la convocazione sporadica della famiglia, per dimostrare come invece sia necessario ritenerla«parte pienamente organica e strutturale» nella vita della parrocchia.

Il tema era centrato sul sacramento del matrimonio ed č stato affrontato in un duplice aspetto:
  • don Piero Romeo, dell'Ufficio per la famiglia della diocesi di Locri-Gerace, ha riassunto la nuova impostazione della teologia sponsale e del sacramento delle nozze;
  • la signora Nicla Raviglione, dell'Ufficio catechistico di Vigevano, ha invece dimostrato, attraverso incisive tecniche di animazione, come la teologia sponsale sia proponibile a livello catechistico.

Č ciņ che da tempo l'Ufficio Nazionale per la famiglia sta proponendo; e la presenza delle cinque coppie di sposi, oltre ad essere un metodo concreto per l'aggiornamento e la formazione, ha voluto simboleggiare il punto di arrivo di un percorso che guarda ad «una comunitą tutta sponsale e corresponsabile».

Don Piero Romeo spiega: «Lo scopo dell'aggiornamento č stato quello di comprendere che per il futuro delle nostre parrocchie č necessario giungere ad una piena corresponsabilitą pastorale pur nella diversitą dei ruoli. I sacramenti per la missione della chiesa sono due e tali devono essere altrimenti la missionarietą stessa della chiesa resterą sempre a metą».

Per tutti i tre giorni di ritiro č stato presente il vescovo Giancarlo Maria Bregantini, il quale ha offerto una sintesi della verifica dell'anno pastorale 2001-2002, primo dei tre anni in cui la famiglia č stata messa al centro dell' attivitą diocesana.

Il Cammino fatto finora, accompagnato dall'icona di Aquila e Priscilla, la coppia che collaborņ con l'apostolo Paolo, ha dato segni positivi e confortanti.
  • Innanzi tutto la preparazione dei fidanzati (con 600 coppie di giovani partecipanti),
  • poi la scuola 'Tobia e Sara" dalla quale stanno nascendo delle coppie pronte a guidare la pastorale familiare nelle parrocchie.
  • E poi ancora, allargare l'esperienza della catechesi dei ragazzi fatta insieme alla catechesi dei loro genitori.
  • Ed a settembre, nella Convocazione diocesana, si parlerą di famiglia «colta nel suo ruolo educativo».

Giovanni Lucą
dall'edizione cartacea di Avvenire (in Catholica) del 10 agosto 2002