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dal Supplemento ad Avvenire del 26 maggio 2002, n. 53 Anno VI
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Gli autori

Gianni Bassi e Rossana Zamburlin si sono formati attraverso un training analitico di coppia. Lavorano privatamente dal 1978 con coppie in difficoltà per problematiche sentimentali e sessuali, loro e dei loro figli. Sono responsabili del Centro Studi Psicanalisi del Rapporto di Coppia, nato nel 1989, da allora pubblicano la rivista Psicanalisi del Rapporto di Coppia. Coordinano e conducono la Scuola di Psicanalisi della Persona e della Coppia per operatori psico-socio-sanitari. Ecco l'ultima loro pubblicazione. Per informazioni: Centro Studi Psicanalisi del Rapporto di Coppia Viale Lunigiana, 12 - 20125 Milano Tel. e fax 02/66982620.

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RADIOGRAFIA DEL TRADIMENTO/L’ANTITODO
FEDELI SI PUÒ
I segreti per coltivare la felicità di coppia. Migliorando il dialogo, desiderandosi di più I e riscoprendo l'anima

di Gianni Bassi e Rossana Zamburlin



«Per essere felici in coppia, a nostro parere, è necessario "coltivare" cinque fattori fra loro interdipendenti: la comunicazione, i sentimenti, la sessualità, l'intimità e la spiritualità. Queste realtà sono collegate, per cui migliorando in uno si può migliorare anche negli altri aspetti.

1. LA COMUNICAZIONE
Il dialogo profondo è molto gratificante; sapere che il partner è attento a quello che dici, che ogni emozione, pensiero e azione sarà preso adeguatamente in considerazione, in una parola che sarai compreso bene e accolto, è una delle esperienza meravigliose che la coppia può fare. Ogni coppia ha un suo proprio linguaggio, con occhiate d'intesa, gesti affettuosi, frasi che hanno un particolare significato affettivo; tutto ciò permette un'intimità e una trasparenza sempre più vere. È la parola detta con sentimento ad aprire le difese e a permettere di arrivare al centro dell'essere, che è il cuore. Dialogare non è "allagare" l'altro dei nostri problemi, anche se i problemi vanno tutti detti; non è neanche un monologo in cui non si ascolta ciò che sente e pensa il partner. La comunicazione fra un uomo e una donna è caratterizzata dal parlare, dall'ascoltare e dal rispondere. Si possono accettare dei momenti e spazi di silenzio, ma senza dialogo la coppia muore e in questo modo si apre la porta al tradimento.

2. I SENTIMENTI
È necessario essere in contatto con le proprie emozioni e i propri sentimenti. La capacità di comunicare ciò che si sente man mano che si sente è fondamentale in un rapporto di coppia che voglia essere profondo. Ciascun partner comprende intimamente ciò che l'altro sta dicendo e si sente libero di rispondere, mostrando ciò che prova nel proprio mondo interno e questo è un piacere, è la creazione di un'armonia. La capacità d'amare si sviluppa grazie all'espressione delle emozioni, della sessualità, dei progetti di vita e dei valori spirituali. Il dirsi "ti amo" o un suo equivalente sentimentale non è facoltativo.

3. LA SESSUALITÀ
Una delle cause più frequenti delle infedeltà è trascurarsi dal punto di vista sessuale. Desiderare ed essere desiderati sono segni d'amore, significa essere importanti reciprocamente. L'iniziativa sessuale è utile sia di entrambi, mentre spesso è solo dell'uomo. Ma per molti uomini vedere che la partner prende l'iniziativa è molto gratificante. I mariti desiderati dalle proprie mogli (è dimostrato statisticamente) sono più fedeli. Ma crediamo che, alla lunga, questo discorso vale anche per le donne: il non sentirsi mai desiderate è una grande frustrazione.

4. L'INTIMITÀ
Il termine intimità forse più di tutti è quello che dà il senso di questa particolare sintesi dinamica che rende fedeli. Intimità potrebbe voler significare la realizzazione di un rapporto di scambio paritario di sentimenti e di sessualità che appaghi una relazione amorosa. Infatti, l'intimità presuppone il più profondo livello di partecipazione fra due persone che si amano, si desiderano e sono "trasparenti". In questo tipo di rapporto si condividono sentimenti, emozioni, istinti, pensieri, azioni, valori, vale a dire tutto. I partner si coinvolgono e si seducono, si relazionano nella tenerezza e nella fiducia più assoluta. Ovviamente non si pretende che l'integrazione sia perfetta, ma che ci sia un impegno perché si realizzi con sé e col coniuge. Infatti la migliore definizione di intimità è "essere se stesso in rapporto al partner".

5. LA SPIRITUALITÀ
Fede, fiducia e fedeltà hanno la medesima struttura linguistica: cosa le accomuna? L'amore! La fede deriva dall'amore che riceviamo e diamo a Dio, la fiducia in sé deriva dall'amore che riceviamo e diamo ai nostri genitori, la fedeltà deriva dall'amore che riceviamo e diamo al nostro partner. Questo amore è eterno, è immortale. In noi ciò che è immortale è l'anima. Del proprio coniuge spesso si dice che è “l’anima gemella”. In questo periodo storico anche la psicanalisi sta riscoprendo l'anima. Le interferenze del lavoro, i vincoli economici, l'organizzazione quotidiana limitano gli orizzonti dell'anima, per sua natura senza limiti, infinita, immortale. L'insoddisfazione presente in molte coppie, che può sfociare nell'infedeltà, può derivare proprio dalla "castrazione" dei temi dell'anima. Proviamo invece a pensarci in tutto e per tutto immensi, profondi, misteriosi e maestosi come il cielo; allora possiamo cominciare a percepire quanto complessi siamo come individui e a maggior ragione come coppia.


Gianni Bassi e Rossana Zamburlin

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