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Incontro con Elsa BelottiGiobbe e le nostre sofferenze
È tratta dal libricino di Susan Trott, "Il santo" (Edizioni Corbaccio) che viene dall’America, sul filone della New Age, però ci sono delle storielle bellissime.
[In cima alla montagna vive un uomo, Joe. Lo chiamano "Il Santo". Ogni giorno molte persone si recano da lui. C'è l'uomo troppo geloso, la nonna che si lamenta dell'ingratitudine dei nipoti, il reduce di guerra che non riesce a perdonarsi di avere ucciso... Ogni capitolo racconta la storia di un pellegrino e nelle sue parole il lettore è spinto a riconoscere le proprie ansie, le proprie gioie, le inquietudini e le speranze.]
L’uomo in lutto.
«Ho perduto mia moglie: disse l'uomo a Joe quando questi lo invitò a sedere. «Mi è stata portata via. Se ne è andata. L'amavo tanto. Ora non la vedrò mai più.»
«È morta?»
«Si, è quello che sto dicendo. Se ne è andata.»
«Be'... potrebbe averti lasciato. Sarebbe stato peggio. Oltre a non vederla più avresti patito anche il dolore del rifiuto. Ma è comunque molto triste. Mi dispiace che tu abbia dovuto restituirla prima che lei restituisse te.»
«Come? Restituirla?»
«Si, con tutto il tuo vittimismo non fai che acuire il dolore. Se dirai a te stesso che l'hai restituita ti sentirai meglio. Perché vedi, lei non ti è mai appartenuta. Niente di ciò che hai è tuo. Non lo è mai stato.»
«Ma è assurdo, i miei beni mi appartengono. I miei figli mi appartengono. E mia moglie...»
«No, non ti appartengono. Tu solo appartieni a te stesso. Ma non i tuoi beni, né i tuoi bambini, né tua moglie. Dovrai restituire tutto, non ti è consentito tenere nulla.»
Ecco credo di avervi detto abbastanza ...
[Il nastro termina interrompendo la registrazione.
Chiederemo a Elsa di riassumerci gli spunti tratti da questa storiella in circa dieci minuti di esposizione.]
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